Un gioco veloce 1 - Cagliari Trasgressiva

Un gioco veloce 1 - Cagliari Trasgressiva

“Eccolo qua il tipico ragazzo medio italiano all aperitivo di rito”
Pensai mentre guardavo Umberto, salutare conoscenti e urlare per una partita in tv.

Stavo comodamente seduto ad un tavolo con lui alla mia destra e la sua fidanzata,Paola,alla mia sinistra.
Mi avevano invitato a sedermi con loro,poco prima,mentre ordinavo da bere al bancone del bar.
Avevo accettato più che per la loro simpatia,per il piacevole e invitante sguardo di Paola,una ragazza non molto alta e con un fisico tonico,messo in risalto dall abitìno attillato nero,corto quanto bastava per ammirare le sue gambe abbronzate che rilucevamo esposte alle lampade del bar.

Hanno 23anni i miei ospiti e li conosco come si conoscono gli avventori abitudinari di un bar.

La gente tende ad invitarmi a stare con loro,anche ora,in cui i miei 40anni determinano una forte differenza di età,credo che sia perché so fare due cose bene,una delle quali è,ascoltare,l’altra la spiegherò più avanti nel racconto.

Estromessi dalla partita(sono uno dei pochi italiani che non và matto per il calcio)
Io e Paola parlavamo di argomenti più interessanti,a bassa voce….
“Tu hai il potere di rilassarmi,ascoltare la tua voce è piacevole”
Disse Paola
Sorrisi ringraziandola,ma non potei non notare che si stava mordicchiando il labbro inferiore e io percepivo il suo calore,fisicamente.
“È naturale avere una voce delicata e ferma quando si parla con una bella donna”
Dissi facendo scorrere il mio sguardo dalle sue gambe ai seni e poi risalire alla bocca ed infine agli occhi.
Fissandola aggiunsi”come è naturale per Uomo faticare nel dominarsi davanti a te”
Mi guardò maliziosa sorridendo complice.
“Vedi”
Le sussurrai mentre la mia mano si appoggiava sulla sua gamba accavallata,spingendola di lato facendo così aprire leggermente le gambe.
“Io non ti infilerei una mano tra le gambe,proprio qui,ora,se non sapessi che lo desideri”
La mia mano scivoló all interno della sua coscia,delicata ma decisa.

Mi voltai verso il suo fidanzato e dissi
“Tu che ne pensi?”
“Di cosa?”rispose dedicandomi un breve sguardo per poi rifissarsi sulla tv.

“Di altro giro”
Dissi guardando lei negli occhi mentre la mia mano toccava e stringeva tutta la coscia,fermandosi a contatto con la stoffa delle mutandine.

“Si io…io lo voglio”
Disse lei con il respiro corto,sorpresa ma eccitata dalla situazione.

“Ok vado c’è l’intervallo e salto dentro anche in bagno”
Il mio dito intanto già disegnava arabeschi sulle mutandine.
Dio che coglione,pensai.
“Lo stesso per voi?”
“Per me si”risposi
Lei parve arrivare da un mondo lontano con la domanda
“Cosa?”
Girai il busto verso di lei approfittando del movimento per scostarle le mutandine già umide.
Dicendo”da bere?”
“Si uguale”si affrettò a buttare lì
“Uguale a lui o quello che bevevi prima amo?dai che ricomincia la partita!!!”
Il mio dito penetró in lei
“Uguale a lui” balbetto
“Ce l’hai fatta cazzo!vado!!!”sbraito…e se andò

“Paola tira fuori il cellulare e abbassa la testa su di esso”
fece di si con la testa mentre con una mano estraeva il cellulare dalla borsa e con la l altra arpionava la mia mano che la stava facendo eccitare…

“Ora ti faccio venire”
Infilo le unghie nella mia mano
“Ti piace?”
“Si sssi …Dio…”
“Fa scivolare il vestito sopra il tuo bel culo o lo macchierai”
Ubbidì sapendo che il tavolo proteggeva la vista di ciò che stava avvenendo.

“Ora prima che vieni”
Le dissi mantenendo il suo godimento stabile nel punto prima dell oblio,facendola impazzire di piacere.
“Tu capisci che ora sei mia?e che dovrai ubbidire?”
“Si lo so,lo so me l hanno detto che tu puoi fare questo…”
Rispose ansimando sottovoce
“E ti piace?”
“Si non…non mi sono mai sentita così”
“Chi te l’ha detto?”
“Aah oDDio…si…un amica ma ma io non ci credevo …Dio santo,ma come fai?”

Adoro far godere

Lavorai dolcemente il suo punto preferito fino a quando mano alla bocca strinse la mia mano con le sue splendide coscie e venne.

Tolsi la mano e le diedi tregua.
“Aspetta a rialzare la testa,finché il rossore non se ne va,poi rassettati…mi è piaciuto masturbarti”
Le dissi indicando il cazzo gonfio sotto i jeans…
“Ti farò fare di più,molto di più”

“Ecco i drink”
Sentimmo annunciare dal coglione(oramai era questo il suo identificativo)

“Grazie lo bevo fuori ho voglia di fumare”
“Ok a dopo”rispose il coglione risedendosi occhi alla tv,non notando minimamente la sua fidanzata rossa in viso e accaldata(un coglione come vi dicevo,uno che ha la donna accanto pronta calda e porca ma non se la gode)
Mi alzai
“A dopo”dissi al coglione
Mi girai per uscire dal tavolo facendo bene attenzione a far passare il mio cazzo ancora strizzato nei jeans davanti alla faccia di Paola che lo fisso dischiudendo la bocca.
-ciao puttanella- le sussurrai…..


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